Lapide
apparentemente di marmo, ora scomparsa, ma certamente esistente sino al 3
novembre 2003 (come provano queste immagini). Era usata come coperchio di
una fontana abbeveratoio in località Pratola di Tressanti (territorio di
Montecalvo Irpino). Delle dimensioni di cm. 40 x 60, recava incisa la
seguente epigrafe che non risulta repertata nel Corpus Inscriptionum
Latinarum:
“GAVOLEIAE . P . F . R(VFAE)
O . SEPPIO . Q . F
. RVFO
EX . TESTAMENTO
ARBITRATV
CRITTIAE . M . F .
POLLAE”,
la cui traduzione probabile è “Morto Quinto Fabio Rufo Seppio, per
testamento e (successivo) arbitrato di Crizia Paolina, mater familiae, (
la cosa su cui insiste la presente lapide) appartiene a Gavoleia (?) Rufa,
pia foemina.”
Questa era l’unica epigrafe non funeraria esistente in prossimità di un
ager romano probabilmente urbanizzato ai tempi di Cornelio Silla (I sec.
a. C.), in località Pratola di Tressanti (v. Sez. n. ).
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