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Scavi
archeologici di Aequum Tuticum.(territorio di Ariano Irpino) Aequum
Tuticum era uno degli oppida che fungeva da capitale federale dei Sanniti,
oltre che per la sua importanza come una delle principali stazioni dei
tratturi della transumanza risalenti alla civiltà appenninica
pre-sannitica, anche come centro di riunione dell’intero popolo dei
Sanniti ( tuticum è aggettivo derivante da touto = “popolo” in osco)
quando dovevano esser prese importanti decisioni politiche in pace o in
guerra.
La quercia visibile in una delle immagini può far pensare al culto alla
dea Kerres (il nome quercia nella forma dialettale locale deriva infatti
dal nome della dea: Kèrres>Kèrs>Cèrz-a). E la capacità rigenerativa
secolare delle querce, per mezzo dei polloni che accestiscono alla base
dei loro tronchi non esclude che proprio lì ci fossero una o più querce
sacre agli abitanti di Aequum Tuticum.
Dal sito archeologico sono visibili a uno due chilometri di distanza le
“Bolle” mefitiche della Malvizza (territorio di Montecalvo Irpino), dove
esisteva un tempio italico dedicato alla dea Mefite (v. Sez. n. )
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